Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Il Papa sconfessa Vangelo di Giuda

Bendetto XVI interviene dopo la traduzione di un manoscritto
Nessuna riabilitazione: “E’ un bugiardo e un superbo”
CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa sconfessa il Vangelo di Giuda. Nessuna riabilitazione per l’apostolo traditore. “Giuda fa il doppio gioco”, ha detto Benedetto XVI durante l’omelia del giovedì santo. “E’ un bugiardo e un superbo”.
Papa Ratzinger non lo menziona mai, ma il riferimento alla recente traduzione di un manoscritto del 300 dopo Cristo è chiaro. Il quel papiro redatto in copto, la persona di Giuda acquista un ruolo che i vangeli ritenuti autentici dalla religione cristiana mai gli hanno attribuito: non è più il traditore che per 30 denari voltò le spalle a Cristo ma l’esecutore di una richiesta dello stesso Gesù. Nel Vangelo di Giuda la storia è quindi diversa da quella raccontata dai quattro evangelisti: “Tu supererai tutti loro- è la frase attribuita a Cristo – Tu farai sì che venga sacrificato l’uomo entro cui sono. A Te rivelerò i misteri del Regno, un Regno che raggiungerai ma con molta sofferenza”.
Benedetto XVI ha voluto cancellare questa interpretazione. Prima della lavanda dei piedi, nell’omelia pronunciata durante la Messa a San Giovanni in Laterano, Papa Ratzinger è stato chiaro sulla figura dell’apostolo: “La vicenda di Giuda dimostra che esiste nel mondo l’oscuro mistero del rifiuto dell’amore di Dio da parte dell’uomo. L’amore del Signore – ha detto Bendetto XVI – non conosce limite, ma l’uomo può porre ad esso un limite”.
Richiamandosi alle parole di Gesù ai suoi discepoli durante l’ultima cena: ”Voi siete mondi, ma non tutti”, Benedetto XVI ha aggiunto: ”Che cosa è che rende l’uomo immondo? E’ il rifiuto dell’amore, il non voler essere amato, il non amare. E’ la superbia che non vuole confessare e riconoscere che abbiamo bisogno di purificazione. In Giuda vediamo la natura di questo rifiuto ancora più chiaramente. Egli valuta Gesù secondo le categorie del potere e del successo: per lui solo potere e successo sono realtà, l’amore non conta. Ed egli è avido: il denaro è più importante della comunione con Gesù, più importante di Dio e del suo amore. E così diventa anche un bugiardo, che fa il doppio gioco e rompe con la verità; uno che vive nella menzogna e perde così il senso per la verità suprema. In questo modo egli si indurisce, diventa incapace della conversione, del fiducioso ritorno del figliol prodigo, e butta via la vita distrutta”.
A conclusione della sua omelia, il pontefice ha spiegato il senso della lavanda dei piedi e dell’invito di Gesu’ a lavarsi i piedi gli uni gli altri. “In che cosa consiste il lavarci i piedi gli uni gli altri’? Che cosa significa in concreto? Ecco, ogni opera di bontà per l’altro – specialmente per i sofferenti e per coloro che sono poco stimati – è un servizio di lavanda dei piedi. A questo ci chiama il Signore: scendere, imparare l’umiltà e il coraggio della bontà e anche la disponibilità ad accettare il rifiuto e tuttavia fidarsi della bonta’ e perseverare in essa. Ma c’e’ ancora una dimensione più profonda. Il Signore toglie la nostra sporcizia con la forza purificatrice della sua bontà. Lavarci i piedi gli uni gli altri significa soprattutto perdonarci instancabilmente gli uni gli altri, sempre di nuovo ricominciare insieme per quanto possa anche sembrare inutile. Significa purificarci gli uni gli altri sopportandoci a vicenda e accettando di essere sopportati dagli altri”.
(da Repubblica)
PS. Notare il “Bendetto”: Repubblica coi suoi errori oramai fa la storia 😀
PS.2. Stranamente Corriere non ne dà notizia (o almeno io non ne ho trovata)

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