Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Maria Sharapova


Meravigliosa, per chi, come me, ama il tennis ma anche per chi non sa cos’è un tie break. E’ Maria Sharapova, un altro “prodotto da esportazione” russo di un tennis che ci piace, bello, freddo ma molto intenso. Maria, a 17 anni e mezzo, ha vinto sul campo di Wimbledon, uno dei più difficili al mondo anche per la sua famosa (anzi famigerata) copertura in erba naturale, mostrando una determinazione, una professionalità ed una concentrazione mai viste prima (o molto molto raramente) alla sua età. Ha sbaragliato il “mostro” Serena Williams in 2 set, non una qualunque, ma la 2 volte detentrice del titolo. Ha vinto ed è la terza in un secolo e mezzo di storia a vincere a quest’età.
Un fisico da modella, un gioco tattico ed una tecnica elegante: così si può riassumere l’esibizione della bellissima Maria, ma anche una riserva di potenza adeguata, perché combattere la Williams non è solo intuito, e qualche fortunoso incontro con il nastro. La partita è stata trasmessa integralmente ieri a tarda notte da La 7 (ebbene si, niente Sky anche per me e vivo benissimo lo stesso grazie) con un gradevole commento di Lea Pericoli, e devo ammettere che mi ha affascinato: la Williams ha sofferto ancora nel diritto e questo handicap Maria lo ha sfruttato pienamente; grandissimo intuito nel farla andare (o restare) esattamente dove voleva lei, che nel tennis è un po’ la prova di dominazione dell’avversario, non le ha lasciato campo, l’ha costretta a restare in diritto quando voleva spostarsi sul rovescio. Un paio di errori di Serena, hanno sugellato una vittoria piena di Maria che comunque è stata meritatissima e inconsueta, perché vedere in difficoltà Serena non è da tutti i giorni, e vederlo davanti a una biondina tutto pepe così lo è ancora di meno.
Insomma, è nata una stella, su questo non ci sono dubbi. Ne sentiremo parlare ancora e la vedremo di nuovo. Sempre sui campi da tennis.

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