Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Nokia N73

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Dopo la felice esperienza con il 6630 e poco più di un anno e mezzo dopo la parentesi con i Sony Ericsson, sono tornato a Symbian, che consente molte più personalizzazioni ed un utilizzo più professionale e soprattutto: applicazioni, applicazioni, applicazioni. Nessun altro OS può sfruttare la base software e la community di questo sistema operativo diffuso sui cellulari. La scelta è caduta sul Nokia N73, della serie N.
La regola che mi sono dato sui cellulari Symbian però è la stessa che oramai osservo religiosamente anche sulle auto: aspettare almeno un anno dall’uscita di un nuovo modello. Le prime versioni soffrono sempre di qualche bug nel firmware o magari in qualche componente nuovo. Seguivo l’N73 già da parecchio tempo, perché avevo sentore che fosse un modello riuscito di Nokia (non tutti gli N lo sono). Ho trovato uno marchiato Tim ad un buon prezzo da Expert e l’ho preso. Avrei preferito il no-brand, visto che uso peraltro Wind, ma devo ammettere che tra gli operatori, Tim è quella che modifica di meno, e lo fa in modo aggiuntivo (c’è l’applicazione Alice mail, un client push interessante, un tema orrido, e poco altro). In compenso si risparmia un po’, e ci si ritrovano tutti i settaggi di connessione internet, mail e wap già presenti, il che non guasta nel caso dovessi metterci una Tim card in futuro.
Trovando Symbian, ho ritrovato cose che mi erano già familiari dal 6630: alcune molto apprezzate, come la grande configurabilità, ed altre meno, come una certa lentezza del software rispetto a un sistema operativo proprietario come appunto quello dei SE. Su questa versione, la 9.1 serie 60 3rd edition ci sono alcune cose nuove, come le icone di menu rapido presenti sullo schermo, molto comode, e le voci di agenda riportate sul “desktop”, ed alcune (per me) idiosincrasie, come ad esempio la logica stessa dell’agenda: quando un evento esce dalla finestra di tempo impostato, sparisce anche da qualsiasi visuale. Per me che segno le cose al volo e le faccio quando posso, è una bella scocciatura, o metto delle durate enormi oppure devo modificare sempre l’ora di inizio e fine. Oppure imparare a iniziare gli eventi al tempo che ho prefissato…
Nel complesso comunque è una spanna sopra a qualsiasi altro telefonino di questo tipo. A parte che, come detto, tra i Nokia è secondo me uno dei più riusciti, si tratta anche di diversità della stessa fascia di prezzo: i telefoni ammericani di Motorola sono fatti per chi ama la forma magari anche sopra la sostanza (evito di parlare qui dell’OS di Motorola, mentre i Razr son bellini è vero), e gli SE sono molto music-oriented e destinati a un pubblico giovane, ma per i vecchietti come me, si va di Nokia N-series… Il gioiello N95 purtroppo era fuori delle mie tasche, ma sono contento della mia scelta.. d’altronde il Gps portatile ce l’ho già.
A parte il sistema operativo, la fotocamera è spettacolare e riesce a dare delle belle soddisfazioni: nessun paragone con quella micragnosa del 6630, qui c’è una 3,2 mpixel con ottiche Zeiss che di giorno e col flash fa delle belle foto. Con poca luca invece fa un po’ schifo, ma non si può pretendere tutto. Per quello la digitale rimane ancora la scelta migliore.
Tra le new entry che mi son piaciute di più, la modalità sospensione, che consente di allungare di molto la durata della batteria (anche di giorni), la già citata fila di icone tipo menu rapido, e l’ottima integrazione del sw di gestione della fotocamera con il proprio account su Flickr, che però è da verificare come costi col proprio operatore.
Fortunatamente la batteria che monta l’N73 non ha bisogno di nessuna sostituzione, e quindi vado tranquillo.
Per finire, nessuna critica sulla robustezza. Meglio non specificare come faccio a saperlo. 🙂
Insomma sono soddisfatto e lo consiglio.
(segue)