Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Vi ho chiamati, e voi siete venuti da me.

Aggiornamento Il Papa si è spento alle 21.37 di stasera. In piazza S.Pietro mons.Sandri ha dato la notizia al popolo romano. Dopo alcuni minuti, l’emozione forte del suono della campana a morto della basilica di S.Pietro.
Piccola nota telematica: come riportato tempestivamente dal sito www.vatican.va, il simbolo apposito, di sede vacante, appare anche su Internet. Per la prima volta.
Cosa succede ora? I funerali saranno presumibilmente Giovedì, considerando 3 giorni di esposizione della salma a partire dalle 17 di Lunedì, mentre tutto quello che avviene in sede vacante, compreso il decadimento di tutte le cariche escluse quelle del camerlengo, del penitenziere maggiore e del vicario, è spiegato nella Universi Dominici gregis.
papa Giovanni Paolo II
Questa foto meravigliosa di John Paul II l’ha trovata Lanfranco, non so dove l’abbia scovata.
In queste ore c’è poco da dire. Forse quel poco che vorrei dire, dopo essere stato a S.Pietro ieri sera (e probabilmente ci tornerò stasera) lo riassume Ludik qui:

C’è tutta un’umanità varia e composta sotto le finestre del Papa che sta morendo. Si resta molto sgomenti e in qualche modo speranzosi. Ma invano. Si avverte un interesse vivo e che scavalca le fedi, le laicità, le opinioni politiche, le generazioni. Ci si ritrova, laici e credenti, a leggere le vita e la morte e la passione, il tempo ritrovato e il tempo perduto, scrutando nella penombra dell’appartamento papale. Circola un affetto stramediatico e iper-globale. Ma c’è pure un attaccamento antico al corpo e alla sua decadenza, quella tristezza smaniosa che appartiene al rito di ogni fine papato, forse alla concezione stessa della cristianità, e che poi i romani conoscono bene. Circolano le voci, gli amici dei cugini di quelli che lavorano al Vaticano che sanno l’ultima notizia, le signore sugli autobus che lo hanno sentito dalla radio, gli altri che trasalgono ad ogni rintocco di campana. Per non parlare di quelli che s’affacciano, esoteristi o curiosi, a controllare se il marmo della tomba di Silvestro II al Laterano, papa alchimista dell’anno Mille, sia umido o no. Quando “suda” la tomba di Silvestro II, sostiene una della tante leggende, il pontefice romano sta per morire.

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