Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Tutto quello di cui abbiamo bisogno

Questa mattina mi trovavo per una visita in Vaticano (cose meravigliose), e mentre mia madre invocava i vari santi sia per visione diretta sia per tentare di comprendere ed accettare lo splendore che, ai suoi occhi, si era incredibilmente accumulato nei secoli di vita dello Stato Città, mentre dicevo percorrevamo luoghi dove si parla di Raffaello, Michelangelo, Bernini, e altri geni, non già per esposizione ma per creazione diretta, abbiamo incontrato un anziano ed arzillo francescano, che sorridendo ci ha salutato e si è intrattenuto con noi qualche secondo. E’ un latinista (più precisamente, è IL latinista della Santa Sede), sicché gli auguri ce li ha fatti in latino. Accomiatandoci, un amico che lo conosce bene ne tessuto pubblicamente le lodi, e questo strano francescano vestito in modo bizzarro, ha sorriso ancorpiù, e guardandoci negli occhi ha detto “Ahah, noi non siamo un niente, ricordatevelo!!”, ed è andato.

Stavo ripensando anche a questo, mentre leggevo che oggi da tutt’altra parte del mondo si commemorano le 200.000 vittime di uno dei più spaventosi eventi naturali che dimostrano l’assunto di cui sopra.

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