Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Grandi domande

Ci sono due cose che non capisco dell’Alta Velocità ferroviaria, ed ammetto la mia crassa ignoranza. La prima, che mi perseguita da anni senza che finora abbia trovato tempo e modo di avere adeguata risposta (che ci deve pur essere), è perché mai il primo tratto di Alta Velocità in Italia debba essere la Roma-Napoli, quando a me sembra ingenuamente che il tratto infinitamente più importante per passeggeri e merci sia verso Milano. Voglio dire, non è certo la RM-NA l’autostrada che si intasa quotidianamente e vive picchi di tragedie d’inverno e durante la brutta stagione nell’attraversamento degli appennini e nei tratti a rischio nebbia – no, quella è la la A1 da Firenze in su, e non è certo la RM-NA la tratta più redditizia per le Ferrovie dello Stato bensì la superprenotata Roma-Milano. Boh, misteri della TAV.
La seconda cosa è perché l’Alta Velocità ferroviaria in altri paesi (Giappone, Francia, cito a memoria) c’è da anni – anzi da un decennio (in Giappone poi stanno all’Ipervelocità, con treni che superano i 350 orari, un passo ancora avanti), e da noi si inaugura la prima tratta solo oggi, anzi fra qualche giorno. Si dirà, in questi posti non hanno dovuto costruire ponti e viadotti ovunque ed estrarre uranio e amianto dalle montagne facendo inca..are le popolazioni limitrofe. Ma io ho dei dubbi che sia così semplice. Il Giappone poi è pure paese ad alto rischio sismico..
Grandi domande del piffero, lo so…

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