Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Carte che vanno, carte che vengono

Come ricorderete, nelle vacanze tumultuose ho dovuto bloccare le carte di credito perché all’aeroporto qualcuno ha pensato bene di smarrirmi il portafoglio. E vabbè. C’è di peggio, tutto sommato non è successo niente di grave, c’erano 50 euro dentro ovviamente andati, ma i documenti li ho recuperati tutti (e anche i santini!).
Visto che sono gli unici a non avermi ancora mandato nulla, oggi sono andato all’Unicredit a chiedere notizie sul rinnovo della mia carta bloccata. Beh la tizia ha provato a farmi pagare quella nuova! Alle mie rimostranze che la causa era lo smarrimento e che non stavo richiedendo alcuna nuova carta, e soprattutto che ho un conto dove pago già un fisso mensile (alto) che include la carta di credito, ha sbuffato un po’, dicendo che è un vecchio tipo non più attivo (un po’ come quelli che ti dicono che l’abbonamento che hai al cellulare è di quelli vecchi). E allora? A me piace così, il tipo di contratto è ancora validissimo, pago e ho tutto compreso, fino alla cassetta di sicurezza se mi gira. Insomma, ha provato un po’ a girarci intorno, a farmi passare ai nuovi servizi con le ricariche (che a me non interessano), a dirmi che dovevo pagare n euro (mi sembra 30, gli ho risposto che non ci pensasse proprio), poi alla fine l’ha accordata gratis. Ovviamente, unica tra tutte, ha voluto la denuncia ai Carabinieri ed in originale, pure. E quando le ho detto che le altre con l’occasione della sostituzione mi hanno tutte aumentato il massimale automaticamente e di molto (è stata una lieta sorpresa) mi ha pure detto “Ah si?” con aria di sufficienza. Ma guarda te…

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