Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Aridatece Lunardi


Per raggiungere il Gargano quest’anno ho percorso, come tutte le volte che vado a S.Giovanni, il tratto della A14 Bologna Taranto, da Pescara a Foggia.
Quest’anno l’autostrada però è un po’ cambiata. Asfalto nuovo, guard-rail rifatti, e le indicazioni puntuali e numerose. Già, molto numerose, molto molto numerose, moltissimo numerose. A ben guardare, un po’ troppo numerose: ho contato 14 pannelli a messaggio variabile per un tratto di 180 Km! Del tutto inutile tanta messe, infatti i messaggi erano generici e spesso di nessun interesse. Ma non ci ho messo molto a capire perché Autostrade Spa ha speso soldi per installare questa pletora di pannelli: su ognuno di essi, infatti, ci sono le telecamere per la velocità, il famigerato sistema Tutor (nella foto si vedono i due puntini sotto al pannello), di cui avevo scritto qualche tempo fa, che serve a rilevare il passaggio dei veicoli. D’altronde ci sono anche i cartelli esplicativi, ed era stato ampiamente preannunciato.
Solo che pensavo, “ci saranno 2 pannelli, 4 al massimo”: no, 14, in pratica ho dovuto guidare tutto il tempo con l’occhio sul tachimetro (che è anche pericolosetto, almeno ci fosse un segnalatore acustico). E per superare qualcuno un’eternità: la differenza di velocità spesso era un niente. In compenso andavano tutti piano, ma certamente le condizioni dell’autostrada avrebbero permesso percorrenze a velocità superiori. Insomma, quasi un’agonia.
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Mentre tutto ciò accade, il neo-ministro dei Trasporti Bianchi ha la bella pensata di abbassare ulteriormente il limite, da 130 a 120 Km/h. Ma solo su alcune tratte, dice lui: intanto monta la protesta, sacrosanta.
Deve essere un riflesso postumo del diventare ministro dei Trasporti: ognuno dei predecessori ha mostrato la volontà di modificare i limiti. Lunardi voleva innalzarli a 150 (ma con pene più severe per chi li superava), ma solo su alcune tratte (aridaje). Il famigerato Ferri li abassò a 110, chi se lo scorda…
Appunto, forse è questo il problema: la vanità. Mettere mano al limite autostradale, nel bene e nel male, è un qualcosa che nel paese dei guidatori della domenica, viene ricordato. Bianchi con quella bella chioma bianca mi sembra in pole position. Ma almeno Lunardi ha fatto qualcosa di tangibile (la patente a punti) nel ridurre gli incidenti, insisteva sui controlli e sulle capacità di guida, che mi sembra la via più adeguata senza pretendere di farci andare tutti come lumache. Aridatecelo.
Ah, una nota. Bianchi insiste nel dire che il limite dei 120 è in tutti i paesi europei. A parte che non è del tutto vero, ma si dimentica di dire che in Germania, paese europeissimo, non c’è alcun limite sulle autostrade. O se c’è è regolato da pannelli a messaggio variabile in base al traffico ed alle condizioni meteo, e gli incidenti sono molto di meno che da noi. Forse questa è la strada migliore da intraprendere (con solo un qualche decennio di ritardo, mica tanto!), invece di modificare continuamente i limiti fissi. Speriamo che sia la volta buona.
PS. Qui c’è una esaustiva mappa autovelox, comunque.

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