Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Benzine n.3

Come ogni inizio d’anno, ripropongo (ormai da tre) il mio elenco dei costi di benzina, segnati sempre allo stesso distributore (un impianto completamente automatico “Q8 Easy” di Roma città), e graficati su un foglio Excel. Questa volta, per pigrizia, mi trovo a ripetere le stesse identiche cose che scrissi l’anno scorso: dal sostanziale differenziale minimo tra un self service e un altro, all’inutilità dei chioschi, al costo alla pompa che aumenta regolarmente ad Agosto, all’attenzione a rifornirsi solo dove il costo delle benzine è inferiore (appunto, ai self-service). Soprattutto quest’ultimo punto, se seguito, renderebbe inutili i chioschi (dove la benzina costa sempre di più rispetto ai self-service), e consentirebbe di razionalizzare la rete distributiva e di avere così, auspicabilmente, minori costi alla pompa.

benzine3.png

Come si vede dal grafico, al netto delle fluttuazioni (specialmente nel 2008 quando la verde schizzò a 1,5 euro al litro), siamo tornati ai livelli del 2007, ovvero a circa 1,3 euro al litro. Un anno fa stavamo a circa 1,14 euro al litro (sempre per la benzina senza Piombo), quindi c’è stato un aumento annuale di circa il 15% (che è sempre maggiore sia dell’inflazione(1) misurata dall’Istat sul paniere sia di quella percepita sul costo della vita), aumento per l’appunto relativo, perché nel periodo totale di tre anni invece è pari a zero.

Il grafico dell’anno scorso:

benzine2.png


In questo grafico, invece, il prezzo dal 2001 al 2007, preso dal questo
sito
:

benzinaandamentouq3.JPG

In ogni caso fa sempre
bene rileggersi l’incidenza
delle accise
sul costo finale alla pompa, l’andamento dei prezzi
nell’Unione
, e ogni tanto tenere d’occhio l’Osservatorio
prezzi
diviso per regioni e tratte autostradali, dal Ministero per
lo sviluppo economico.

(1) Per quanto riguarda il
tema dell’inflazione percepita (diversa rispetto all’andamento
dichiarato dall’Istat e dagli altri istituti europei), c’è un video
piuttosto interessante sul presunto dimezzamento che il potere
d’acquisto avrebbe avuto da quando è entrato l’euro in Italia e in
Europa (il 1° Gennaio 2002) basato sul raffronto del costo di alcune
materie prime. In generale l’inflazione degli ultimi anni avrebbe dovuto
assestarsi, secondo il paniere preso a riferimento, su una forbice
dell’1-3%, mentre l’inflazione percepita è dell’ordine di dieci-dodici
volte superiore.