Luciano Giustini ragionamenti a lettere..

Pontifex, il Pontefice nella rete dei tweet (aggiornato)

A Twitter account for the Pope

Sul significato ed il senso dell’iniziativa della Santa Sede di essere presente su Twitter con un account del Pontefice, ha già scritto il bravissimo Antonio Spadaro SJ con “La Chiesa è là dov’è l’uomo” ─ ed a quelle motivate riflessioni vi rimando, insieme al suo ultimo post “Risposta a 4 dubbi sulla presenza del Papa su Twitter“. Qui volevo soltanto annotare i follower dei diversi account che sono stati aperti. Come si osserva, soltanto il profilo internazionale è seguito realmente in massa, gli altri raccolgono numeri tutto sommato modesti (considerato il ‘peso’ dell’account).

I tweet ufficiali del profilo Pontifex sono attualmente sette. E’ previsto che se ne aggiungano altri, ma per ora queste sono le  lingue che verranno utilizzate per diffondere i messaggi.

Vediamo allora la situazione sui diversi account (rilevazione alle ore 23.30 ─ il post è stato successivamente aggiornato):

Profilo Twitter 11/12/12 12/12/12 24/12/12
Pontifex 632.830 932.495 1.309.205
Pontifex_es 150.834 333.841 506.805
Pontifex_it 90.448 143.693 216.896
Pontifex_pt 23.600 36.942 57.503
Pontifex_de 17.936 28.551 41.621
Pontifex_fr 15.830 33.593 50.231
Pontifex_pl 9.307 14.746 22.420
Pontifex_ar 6.792 10.867 15.984

(l’ordine delle nazionalità dei follower, come si vede cambia dopo la prima rilevazione)

La comunità più numerosa dopo quella internazionale è quella spagnola, seguita dalla italiana. Molto staccate, la portoghese, la tedesca e quella francese. Interessante notare che c’è già l’account in lingua araba, seguito da un buon numero di persone. Curiosamente, non c’è il latino (lingua ufficiale della Città del Vaticano)

Altri profili di grandi autorità religiose presenti già su Twitter, tra cui quello del Dalai Lama (attualmente a quota 5,7 milioni di follower), hanno un solo account internazionale.

In realtà la scelta del Vaticano dimostra un’attenzione particolare a rivolgere un messaggio che sia comprensibile a tutti, e segmentare l’informazione per lingua/nazione in genere è funzionale e sicuramente utile, ma su Twitter, un social network molto peculiare, può non essere la scelta di maggior successo o senso. In un network che si basa su un velocissimo scambio di idee, infatti, la predilezione va naturalmente per la lingua trasversalmente letta da tutti, e l’inglese in questo contesto la fa da padrone. Sicuramente l’account internazionale è destinato ad accrescere il numero di follower in maniera abbastanza lineare, come sta accadendo dalla sua nascita (una settimana ad oggi), mentre sarà interessante verificare come si evolverà il numero di follower per gli altri.

Domani, come noto, ci sarà il primo tweet del Papa: una scelta coraggiosa (visto i trend tipici di Twitter, spesso ironici, più spesso ancora sarcastici) e senz’altro anche curiosa, visto che avverrà il 12.12.12 una data più unica che storica: non ce ne sono, infatti, molte altre con la combinazione di giorno, mese ed anno uguali. per la prossima bisognerà aspettare poco meno d’un centinaio d’anni, nel 01.01.2101 🙂

Una nota a margine: per l’occasione si è mossa anche Claire Diaz-Ortiz, lead of Social innovation per Twitter, che sarà infatti a Roma per l’evento, ed è tra l’altro l’autrice di uno dei più utili minibook che mi sia capitato di leggere ultimamente: the Present Principle. (ne accenno in questo post e nel blog The Morning Express).

P.S. Interessante anche notare che non c’è solo il Papa su Twitter, ma da tempo ci sono anche diversi cardinali della Chiesa romana. Eccone alcuni 

@CardRavasi
@angeloscola
@DomOdiloScherer
@CardinalSean
@CardinalNapier
@CardinalDolan
@sistachcardenal
@cardenalruben

(da “8 Twitting Cardinals (already on Twitter for years or months)“, Antonio Spadaro SJ)