forza e coraggio | Luciano Giustini
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forza e coraggio


 

Non so voi, ma a me, come credo alla maggioranza di chi l'ha vista e sentita, questa ragazza, insieme alle tante storie intorno a lei, ha commosso, e così il suo video (trasmesso stasera da La7 se non sbaglio). E le critiche sull'apparizione in televisione mi sembrano sciocchezze, per una ragazza che ha vissuto 8 anni in una cella e che vorrebbe fare l'attrice mi sembra il minimo.

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Fino a tre/quattro anni fa era una domanda scontata. Era un oggetto sconosciuto, erano appena nati... ...ma pensate che le cose siano così cambiate, o forse non sarà che ci si vergogna un po' di non saperlo? ...tutti ne parlano Read More


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5 Comments

Ho visto la trasmissione su La7. A parte gli interventi delle due donne che forse lasciavano un po' il tempo che trovavano, lo psicologo analogico ha detto qualcosa di interessante, ovvero che la ragazza ha maturato un duplice stato patologico contraddittorio: da una parte il suo senso di colpa per aver avuto parte di quella tortura, che esplicitamente ha ricondotto alla sfera sessuale, e poi la storia d'amore, chiamata così, vissuta da lei con il suo carnefice. Uno dei due psicologi ha poi richiamato esplicitamente la sindrome di Stoccolma, che in Natasha mi sembra chiaramente evidente.

La sua sicurezza è la nostra incertezza.

Natascha non era isolata dal mondo, ma percepiva una realtà "filtrata". Leggeva libri, quei pochi quotidiani che Prikopil passava: non era estranea al mondo, era "semplicemente" legata ad una catena che la teneva lì.

Per ulteriori informazioni, aggiungo ai collegamenti precedenti anche questo.

Trovo sgradevoli alcuni commenti sentiti in giro tipo "come è falsa", "non la racconta giusta" o addirittura "è quasi antipatica". Si parla tanto di bambini e quando in parte ci sono davanti, anche se cresciuti (perché di lei mi viene in mente la bambina rapita e chissà cos'altro a 8 anni), buona parte dell'umanità diventa pettegola e cattiva.

Margherita, quando la popolarità arriva così all'improvviso, suscitare invidia è il minimo. Non ho seguito la cosa all'estero, ma in Italia quando ciò accade l'invidia distruttiva parte in quarta.

Concordo con tutti i commenti che ho letto finora, specialmodo Lanfranco, Daniele, Margherita.
Mi viene solo un dubbio (atroce) sul perché lei sia voluta andare in tv così presto, un problema di presentazione per intenderci. Forse fra qualche mese ne sapremo di più. Comunque ne deve aver passate quella povera ragazza. :(

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Mi occupo di processi di narrazione digitali sui social network, e insegno in percorsi universitari su comunicazione e nuovi media. Coorganizzatore di TEDx ViadellaConciliazione.
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